Pallone d’Oro 2013 a Cristiano Ronaldo


ZURIGO (Svizzera) - E’ di Cristiano Ronaldo il Pallone d’Oro 2013. Il fuoriclasse portoghese del Real Madrid batte nella corsa al prestigioso trofeo Lionel Messi, secondo, e Franck Ribery, terzo. Per Ronaldo si tratta del secondo Pallone d’Oro in carriera, dopo quello conquistato nel 2008 quando ancora vestiva la maglia del Manchester United. Per il portoghese anche quattro secondi posti: nel 2007, nel 2009, nel 2011 e nel 2012.

Il 2013 di Cristiano Ronaldo è stato straordinario sotto il punto di vista dei gol realizzati (69 nell’intero anno solare), meno – molto meno – per quanto riguarda i titoli vinti con il proprio club. Zero, infatti, i trofei conquistati dal portoghese con il Real Madrid. Una stranezza, certo, ma non una novità assoluta: come Cristiano Ronaldo, infatti, anche Luis Figo - nel 2000 - aveva vinto il Pallone d’Oro senza aver ottenuto nemmeno un successo con il proprio club.

Si devono accontentare delle posizioni di rincalzo Lionel Messi e Franck Ribery. La Pulce argentina, vincitore delle ultime quattro edizioni del Pallone d’Oro, è secondo alle spalle del portoghese esattamente come successo nel 2008. Pizzico di delusione soprattutto per Franck Ribery, che chiude il podio alle spalle dei due fenomeni della Liga: all’esterno d’attacco francese non è bastato esibire i cinque trofei vinti nel 2013 con il suo Bayern Monaco per fare suo il Pallone d’Oro 2013. Le percentuali dei voti ottenuti dai primi tre candidati sottolinea come quella del 2013 sia stata l'edizione più incerta di sempre della storia del Pallone d'Oro.

Chiamato sul palco da Pelè, Ronaldo bacia la sua splendida fidanzata Irina Shayk e si avvia a ricevere il premio. Quando gli passano il microfono, la voce del portoghese si rompe dall’emozione e le lacrime cominciano a segnargli il volto. "Non ho parole per descrivere questo momento – dice quasi singhiozzando Cristiano Ronaldo –. Sono davvero molto felice, ringrazio tutti i miei compagni del Real Madrid, la mia famiglia che questa sera è qui con me (in lacrime anche la madre, ndr), il mio presidente e il mio agente. E poi devo dire un grazie enorme alla mia compagna e a mio figlio. Ho sentito che avete nominato Eusebio. Ecco, vorrei ricordarlo anche io… Sono davvero emozionato, non riesco a parlare. Vincere questo trofeo è difficilissimo”. E mentre parla, le lacrime gli solcano il viso: Ronaldo il robot, la macchina perfetta che non lascia trasparire nessuna emozione, è umano. Esattamente come tutti noi. E a questo Pallone d'Oro teneva davvero in maniera particolare.

fonte eurosport

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