Calcio amputati: la Russia è campione del mondo


CULIACAN (Messico) - La Russia si è laureata campione del mondo di calcio amputati. Nella finale del mondiale messicano, che si è svolta a Culiacan domenica 7 dicembre, la selezione russa ha infatti superato l'Angola per 3-1. 

L'Italia, alla sua prima esperienza nella manifestazione organizzata dalla WAFF (World Amputee Football Federation), si è piazzata al 9° posto su 21 squadre partecipanti, dopo la sconfitta ai rigori contro Haiti nell’ottavo di finale. Il percorso azzurro ha visto l'Italia primeggiare nel girone B con sei punti, grazie alle due vittorie con i padroni di casa del Messico (2-0) e la Georgia (3-0) ed una sconfitta con la Polonia (0-1). 

Positivo il bilancio dell'avventura azzurra nelle parole del mister Renzo Vergnani: "Il nono posto nel ranking mondiale rappresenta un grande risultato. Siamo davvero orgogliosi dei nostri ragazzi e di quanto fatto. Al di là del risultato rimarrà la consapevolezza di aver vissuto una meravigliosa esperienza".

Gli fa eco il suo vice Paolo Zarzana che con sportività ammette: "Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo minimo , che era il passaggio del girone iniziale. Per quanto ha fatto vedere sul campo, la Russia ha dimostrato di meritare la vittoria mondiale. Sono davvero i più forti".

Entusiasta per questa "prima" mondiale anche la responsabile della Nazionale Csi, Anna Maria Manara: “Non finirò mai di ringraziare questi ragazzi per averci fatto vivere un sogno. Si sono battuti sul campo come leoni, sono davvero una bella testimonianza per tutti noi. Uscire ai rigori fa sempre male, ma ora che stiamo ritornando in Italia, accanto al dispiacere, aumenta la consapevolezza di aver disputato un gran Mondiale".

Una parentesi azzurra, anch'essa positiva, è stata quella vissuta parallelamente ai nostri calciatori dall'arbitro Marco Moreni, fischietto del Csi Reggio Emilia, che ha diretto diverse partite, tra cui la semifinale Angola-Polonia. 

Le ultime parole affidate ai protagonisti in campo. 
Il bustocco Stefano Starvaggi: “Ci abbiamo messo impegno, cuore e anima ma purtroppo non e bastato. Ringrazio tutti, dal primo all'ultimo compagno di squadra, ai due mister, alla dirigenza e al nostro Emiliano, il fisioterapista azzurro, che ha dedicato un sacco di tempo per rimetterci in forma. Usciamo dal campionato del mondo a testa alta, abbiamo fatto capire a tutti di che pasta siamo fatti. Porteremo nel cuore questa esperienza, siamo solo all'inizio del nostro percorso quindi posso dire di essere soddisfatto dei risultati ottenuti”. 
Lapidario anche il bomber Gianni Sasso: "Si torna a casa: ancora un po' di delusione, ma prevale la gioia di una bella esperienza".

fonte csi-net.it

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